lunedì 22 novembre 2010

Un terno a lotto


Però così non vale
Amore mio,
tu sai mettere l'ale
al cuore mio.


Lo sai trasportare
su nel cielo,
e lo vuoi amare
senza velo.


Un bacio galeotto
è bastato,
è stato un terno al lotto
l'averti incontrato.


La Musa

sabato 20 novembre 2010

Tu....meraviglia di Roma

vacanze romane



Amore mio, sai io ti penso tanto,
Roma non la potrò mai più scordare,
con te per Cicerone che incanto
chissà se ci potrò mai più tornare.


Con i miei occhi incantati ho guardato
il Colosseo, il Foro, il Campidoglio,
e dopo quel tuo bacio che m'hai dato,
tutto più bello che scordar non voglio.


Or accarezzo sempre le mie mani
che strette tra le tue sono state,
non sto a pensare che sarà domani,
ma a quelle labbra mie da te baciate.


E sogno di continuo ad occhi aperti
poi penso a che fortuna che ho avuto,
di conoscerti di amarti e di vederti,
là in cielo qualchedun l'avrà voluto.


La mia Musa

20-novembre-2010

(241) Vacanze romane (III)

laghetto di Villa Borghese, Roma




Ecco il treno arrivato,
già ti scorgo raggiante tra la folla,
lo zainetto a tracolla,
sento che oggi è un giorno fortunato.


C'incamminiamo a piedi,
ecco le Terme lì di Diocleziano,
tu tienimi la mano,
passiamo piazza Esedra come vedi.


Santa Maria degli Angeli,
ecco Santa Maria della Vittoria,
del Bernini la gloria
al massimo s'espresse a scolpir l'Estasi *


Qui è piazza Barberini,
di là via Veneto che gira in salita,
che per la Dolce Vita
venne resa famosa da Fellini.


Scendiamo dal Tritone
per arrivare a Fontan de Trevi,
la monetina devi
gettar se di tornar hai intenzione.


Ora il corso seguiamo,
Piazza del Popolo, si prosegue il viaggio,
qui del gran Caravaggio
due dipinti più famosi ammiriamo.


Basta con la cultura,
prendiamo per il Pincio la salita,
sei stanca? Sei sfinita?
Ci riposiamo un po' dalla calura.


Dalla terrazza ammira
che panorama splendido, barocco,
un bacio con lo schiocco
ti posso dar pur se la gente gira.


Ora entriamo alla Villa,
troviamo una panchina un po' nascosta,
vedrai, la mia proposta
non ti dispiacerà, stanne tranquilla.


Raggiungiamo il laghetto,
di tartarughe e cigni in compagnia,
di baci, amata mia,
ovunque ti darò...tienimi stretto.


19-novembre-2010

* Estasi di Santa Teresa.

mercoledì 17 novembre 2010

(240) Vacanze romane (II)

Trinità de Monti



Interno del Pantheon





Mangiata la bruschetta,
mangiate le pennette e i saltimbocca
ripartire ci tocca,
là fuori ci sta Roma che ci aspetta.


Prendiam la Lungaretta,
Santa Maria in Trastevere, si sosta,
la mano mia s'accosta,
prende la tua, andiamo senza fretta.


Pel vicolo del Moro
finché arriviamo a trovar Trilussa,
e mentre il cuore bussa
ti tiro a me e "t'abbraccico", tesoro.


Passiam sull'altra sponda
fino alla prospettiva Borromini,
stando sempre vicini,
io son felice e tu sei la Gioconda.


Ecco piazza Farnese,
quattro passi, siamo a Campo de Fiori
con Giordano là fuori
dove arso venne perché mai s'arrese.


Riprendiamo il cammino
verso Piazza Navona, anzi giriamo,
un poco l'allunghiamo
per salutare il busto di Pasquino.


Ecco Piazza Navona,
per fare un giorno i nobili giocare
s'andava ad allagare;
or la Befana la fa da padrona.


Passiamo dal senato,
quello è il Panteon cui Raffaello dorme,
la sua cupola enorme
il Brunelleschi tanto ci ha studiato.


Qui c'è Montecitorio,
Palazzo Chigi, qui Piazza Colonna,
tu sei dolce mia donna,
non è ambiente per noi, è poco serio.


Giriamo a via del Corso
e proseguiamo giù per via Condotti,
tu, luce dei miei occhi,
giunge alla fine il nostro percorso.


Ammira laggiù in fondo
quanto riluce quella scalinata,
sei bella mia adorata,
t'amo più d'ogni altra cosa al mondo.


E' Trinità dei Monti,
e la Barcaccia è quella che sta sotto,
ti voglio bene un botto,
la Metro è qua, i biglietti son già pronti.


Piazza di Spagna addio,
arrivederci forse a primavera,
o chissà, questa sera,
di tutto il poeta può, volendo Dio.


A Termini siam giunti,
ancora manca un'ora alla partenza,
sappiam, dovrem far senza
degli attimi sublimi oggi raggiunti.


Addio amore caro,
è stato tutto un sogno, delicato,
quel bacio che t'ho dato
dono d'amor c'oggi è sempre più raro.




18-novembre-2010............................................................

17-novembre-2010

martedì 16 novembre 2010

Con amore...


Si fa silenzio...ecco la notte.
Invano nel letto cerco la tua mano,
i pensieri non trovano riposo.


Provo a cercarti in lui
perché la nostalgia è forte.
Mi lascio andare e lascio andare la mente
pensando che chi mi stringe sei tu.


E' triste....Amore, non so fingere.
Sono inerme sotto un peso
mentre la voglia è tanta.


Stringo i pugni...non sei tu;
finalmente lui ha finito.
Insoddisfatta come al solito
mi rifugio nel sonno.


Eccoti finalmente mi corri incontro
bello e sorridente
mi porgi la mano e mi baci.


Quella bocca saporosa
mi ha fatto dimenticare
il mio primo bacio
perché l'ultimo è stato
il più bello di tutti.


la mia Musa

(239) L'incontro


Come sarà?
La riconoscero?
Mi domandavo allungando il collo
tra la folla confusa
or che finita
era la lunga attesa.


Una luce s'è accesa
dagli occhi tuoi dipinti di sorriso,
luce del paradiso,
come una freccia m'ha colpito al cuore;
eccola! E' lei l'Amore!


Non può tradirmi un sorriso tale!


Non c'erano segreti fra di noi,
come ho potuto soltanto pensare,
persino dubitare
di non trovarla tra la confusione?


La stella che più brilla
l'altre riduce a piccola scintilla.


13-settembre-2010

Come faccio a non amarti



Come faccio a non amarti
se alimenti il mio fuoco?
Non sono stata io a baciarti
e non è stato un gioco.


Sono cotta a tal punto
che se tu non fossi lontano
vorrei sempre il riassunto
di Roma tenendoci per mano.


Quel bacio ripeterei
una, due, all'infinito,
tutta l'anima metterei
e ti lascierei stordito.


La Musa

(238) Vacanze romane (I)


Saliti dal Mosè
poi siamo scesi al Foro,
con te o mio tesoro
mi son sentito un re.
Saliti al Campidoglio,
salutato l'impero,
dal cielo, un poco nero,
s'è acceso uno spiraglio.
Lasciato Marco Aurelio,
tra Castore e Polluce,
con te mia Musa e Luce
(che mai son stato meglio)
son sceso da Marcello,
la mano nella mano,
per cogliere da Giano
il momento più bello.
Un bacio, un bacio vero,
un nettare divino,
San Giorgio lì vicino
può dir ch'era sincero.
Passati al Circo Massimo
nemmeno l'abbiam visto,
non parlo, non insisto,
quel bacio è stato il massimo.
Raggiunto il Mascherone
( chissà s'è solo un gioco,
meglio rischiare poco)
abbiam fatto una foto all'occasione.
Da Ercole, elegante,
un'altra foto al volo,
per ricordare solo
quell'attimo di prima, quell'istante.
Attraversato il Tevere,
sull'isola passati,
ci siamo riposati
poi, via dentro Trastevere.
Tra odor di cucinato,
nei vicoletti stretti
felici, benedetti,
da Carlo Menta abbiamo desinato.


16-novembre-2010

domenica 14 novembre 2010

(237) Mano nella mano


Come due adolescenti
camminavamo, mano nella mao
lungo il Foro Romano
tra ruderi, colonne e monumenti.


Volavamo lontano
come fanciulli ai primi esperimenti
degli amori innocenti,
finché giungemmo lì, all'arco di Giano.


Tra i capperi sospesi
ci siam fermati un attimo soltanto,
ed è stato un'incanto,
in paradiso ci siamo sorpresi.




Quell'attimo in eterno
ci resterà scolpito dentro il cuore,
raccogliemmo quel fiore
ancora fresco, prima dell'inverno.


15-novembre-2010

(236) Innamorato...


Mi sono innamorato!
Mi sono innamorato e tu lo sai,
non lo scorderò mai
quel bacio appassionato che m'hai dato.


Lì mi sono fermato,
ci siam capiti al volo; ho detto: Vai!
Tu m'hai guardato..e dai,
m'hai stretto forte, allora m'hai baciato.


Dici sarà peccato?
Na cosa così bella, dolce assai,
che fa scordare i guai,
può esser solo un dono del creato.


Io sono fortunato,
tu m'hai stregato forse, come fai?
saran l'occhi tuoi, gai,
qualcosa c'è se m'hai incatenato.....


14-novembre-2010

sabato 13 novembre 2010

L'atteso incontro


Sono sul treno finalmente!
Corro incontro all'Amore,
come le ruote scorre la mente
forte è il battito del cuore.


Vedrò quell'amore non vissuto,
pulito, dolce, e solo sognato,
di questo incontro desiderato
penso che solo lui sarà deluso.




Il treno si ferma,
si ferma il cuore,
gamba malferma,
è tanto il timore.


Adesso scendo, m'avvio piano,
lo zaino prendo, fredda è la mano.
Ecco che vedo quel dolce volto,
pur lui mi vede e fa un sorriso,
con un abbraccio il timore è tolto,
e così bacio il bellissimo viso.


Girando girando per la città
la sua mano cerco, lui è sempre là,
ridendo scherzando passan le ore,
m'ha dato i brividi un bacio d'amore.


Meraviglioso è stato quel giorno,
ancor di più quel bacio lo è stato,
ma sarà stato solo un bel sogno?
O rivedrò un giono il mio Amato?


la Musa.....................

(235) Il dono più grande


Io la mano t'ho presa
e mi sono sentito un po' impacciato
ma tu non l'hai notato,
forse chissà, tu ti sentivi tesa.


Ma subito l'intesa,
come t'avessi sempre accompagnato,
col biglitto timbrato
dentro la metro eri già distesa.


Tu avevi già capito
che a stare insieme a te ero felice,
non sai essere attrice
perché la tua emozione t'ha tradito.


Tu ancora mi domandi:
-Che impressione t'ho fatto! Dimmi il vero!-
Ed io sarò sincero,
sei stata un dono per me di quelli grandi.....


13-novembre-2010

(234) Giano galeotto..

Dal film: Vacanze romane...




Il sommo, Beatrice
forse la vide un giorno di sfuggita,
eppur tutta la vita
la elesse a sua musa ispiratrice.


Tu, o mia dolce Musa,
che già della tua voce ascoltai l'eco,
non è solo di sbieco
che ti potei notar...or mi sei fusa.


Fu Giano il Galeotto,
dopo che la grandezza dell'impero
disvelò il suo mistero,
tu, non fuggisti al bacio mio, là sotto.


Sussultava il tuo cuore
che al par del mio voleva scappare,
non è rischioso osare
quando a indicar la strada c'è l'Amore


12- novembre-2010

giovedì 11 novembre 2010

(233) Vorrei essere un'aquila



Vorrei essere un'aquila,
volare in alto sulle Dolomiti,
su quegli ameni siti
che giovane mi videro da recluta.


Un'aquila reale,
volare così in alto che gli umani,
sia re o ciarlatani,
si vedano un puntino tale e quale.


Con te sul dorso mio
sempre più in alto, lassù, ti porterei
dove stanno gli dei,
lì t'amerei, mi sentirei un dio.


Non vorrei esser l'Aquila
dal terremoto rasa e martoriata
poi strumentalizzata;
tremendo allora sarei come Dracula


11-novembre-2010

martedì 9 novembre 2010

(232) Panchina d'autunno . .1


Nell'umida mattina
da rugginose foglie circondata,
muta, un po' scorticata,
è abbandonata la vecchia panchina.


Tra soffusi vapori
pensa alle tante persone ospitate,
alle storie ascoltate
nella stagion dei giochi e degli amori


Lì rivede una sposa
seduta con accanto un passeggino,
un vecchio piccolino
che ripercorre i giorni grigi e rosa.


Pensa ai baci fugaci
d'una coppietta di adolescenti,
a quei dolci momenti:
-T'amo, ti voglio bene, Tu mi piaci..-


Or da sola riposa,
lei che al riposo tanti ha invitato,
ripensando al passato,
la primavera aspetta speranzosa.

FOTO IN POESIA................

POESIE in FOTO
FOTO in POESIA

domenica 7 novembre 2010

(222) Se tu fossi una lanterna ..50



Tu fossi una lanterna
ti manterrei perennemente accesa,
ma non dentro una chiesa,
del tempio del mio cuor n'una caverna.


Nell'epoca moderna
dove l'inquinamento luminoso
nasconde il ciel confuso,
mi basterebbe sol la mia lanterna.


Tu sei la luce interna
che illumina i pensieri nella mente
e non domandi niente,
resisti al vento, all'acqua mia lucerna.


Tu fossi una lanterna,
puro vorrei restar come vestale,
con l'olio mio speciale
la tua fiammella vorrei fosse eterna.


8 novembre 2010

FINE SERIE " SE TU FOSSI...."

(221) Se tu fossi una sorgente..49



Tu fossi una sorgente
avresti l'acqua pura e cristallina,
gelata come brina,
a dissetarmi in te verrei sovente.


Tu fossi una sorgente
daresti l'elisir di lunga vita,
cosa da sempre ambita
in ogni tempo e da tutta la gente.


Tu fossi una sorgente
in te sarebbe l'elisir d'amore,
verrei con gran favore
quel nettare a succhiar avidamente.


Tu fossi una sorgente,
in te vorrei d'amore ubriacarmi,
a costo d'affogarmi,
e Tu mia Musa saresti accogliente.


7-novembre-2010

sabato 6 novembre 2010

(220) Se tu fossi un melodramma..48

Turandot; principessa di gelo...



Tu fossi un melodramma
io come Tosca ti vorrei focosa,
anche così gelosa;
le bionde annullerei dal mio programma.


Ed io sarò la fiamma
se sarai tu principessa di gelo;
se il nome mio ti svelo
rischio non c'è che si finisca in dramma.


Se tu fossi Violetta
non t'abbandonerei un sol momento,
il genitor scontento
in Provenza rispedirei di fretta.


Se tu fossi Lucia,
ma quella con la gelida manina,
pur d'arrivare in Cina
il morbo vincerei con la poesia.


6-novembre-2010

venerdì 5 novembre 2010

(219) Se tu fossi una foglia...47



Se tu fossi una foglia,
l'albero io fossi, ti terrei ben stretta,
lucidata, perfetta,
la linfa ti darei finché ne hai voglia.


Ma il destin non s'imbroglia,
l'autunno arriverà pur senza fretta,
allora mia diletta
dovrò lasciarti al vento che mi spoglia.


Spero che Dio non voglia
che il vento ti trasporti a me lontano,
magari nel pantano,
ma almeno t'arenassi alla mia soglia.


Nella stagione spoglia
tu diverrai un fior, na margherita,
perché sempre la vita
dalla terra rinasce, pur con doglia.


5-novembre-2010

(218) Se tu fossi un insetto..46




Se tu fossi un insetto
saresti un'ape, io ti farei regina,
la sera e la mattina
da tutti venerata con rispetto.


Io sarei operaia,
il nettare a succhiare sopra i fiori
n'un mare di colori;
sarei felice come l'Ape Maia.


Io sfiderei il destino,
produrrei miele da mattina a sera,
pappa reale e cera,
però a dormire ti verrei vicino.


Pregherei il tuo cuore
nella speranza d'essere ascoltato
per esser da te amato,
sarei felice di morir d'amore.


5-novembre-2010

giovedì 4 novembre 2010

(217) Se tu fossi una dea..45

Dea dell'abbondanza



Se tu fossi una dea
t'innalzerei un tempio maestoso,
un fuoco sempre acceso,
affiderei a te stirpe d'Enea.


Quella che Silvia Rea
con Marte generò così feconda
e c'è chi ancor s'affonda
e in quella civiltà ancor si bea.


Se tu fossi una dea,
della fecondità mi piaceresti
perché in amplessi agresti
verrei con te in prolifica vallea.


Se tu fossi una dea,
io ti vorrei dea dell'abbondanza,
poi, chiuderei la stanza
e starei sol con te. Che bella idea!


4-novembre-2010

(216) Se tu fossi una cuoca..44




Se tu fossi una cuoca
sapresti bene prendermi alla gola,
una pietanza sola
mi basterebbe; il mio cuore l'invoca.


Potrà sembrare poca,
quella pietanza è come una tagliola,
l'uccello che ci vola
non può ch'esser spennato dalla cuoca.


Se tu fossi una cuoca
chi non vorrebbe i tuoi manicaretti?
Tortelli o cappelletti,
ogni tuo cucinar l'animo infoca.


Non servirà la coca
ma il peperoncino agli spaghetti
darà focosi effetti
da farti assaporar persin la cuoca.


4-novembre-2010

mercoledì 3 novembre 2010

Sogno impossibile....




Tu sei il mio sogno,
Un sogno impossibile,
Un sogno irrealizzabile,
Ma un bellissimo sogno.


Non chiedermi di non sognare,
i sogni sono tutta la mia vita;
Non chiedermi di non amare,
l'amore è la mia vita.


Amarti immaginandoti,
sentirmi tua in sogno,
Vivere sognandoti
soddisfa il mio bisogno.


Sognare che mi baci,
che mi accarezzi il viso,
tu sai quanto mi piaci,
mi porti in paradiso.


La mia musa adorata

(215) Se tu fossi una schiava ..43




Tu fossi la mia schiava
io, come Radames farei la guerra
per ridarti alla terra
dove tua madre un tempo ti cullava.


Io ti farei regina
e diverrei per Te servo fedele
devoto come Abele,
certo della clemenza tua divina.


Ma se tu fossi schiava
non d'un tiranno ma dell'amor mio,
mi sentirei un dio,
il dio Vulcano e tu saresti lava.


Una lava che sbava,
che brucia, che t'invade, che pervade,
ch'empie tutte le strade,
ogni arteria, ogni vena, ovunque scava.


Scava per penetrare nel mio cuore
e alimentare la fiamma d'amore.


3-novembre-2010

martedì 2 novembre 2010

(214) Se tu fossi una canzone ..42




Tu fossi una canzone
saresti una melodia celestiale
na musica speciale
un'armonia in leggera vibrazione.


Tu fossi una canzone
io vorrei stare sempre lì a cantare,
e non potrei stonare,
non puoi stonare quando c'è passione.


Tu fossi una canzone,
saresti il canto di una serenata
per incantar l'amata
ed invitarla a sporgersi al balcone.


Tu fossi una canzone
saresti una romanza di Puccini
con acuti divini
a fil di voce, un aulica emozione.


2-novembre-2010